Faccio parte di diversi gruppi di insegnanti di italiano per stranieri, online e non. Trovo questi ambienti molto stimolanti: qualche volta vi leggo affermazioni che mi fanno arrabbiare (l’altro giorno una donna ha detto una frase del tipo “ovviamente non si può fare conversazione con un principiante”*), altre volte le discussioni sono davvero un pozzo di conoscenza.
Ho notato che uno degli argomenti più “caldi” riguarda i temi di conversazione con gli studenti. In pratica, dopo un po’ di tempo, gli insegnanti faticano a trovare nuove idee da proporre agli studenti. Questo accade specialmente con studenti avanzati, diciamo di livello B1/B2. Come forse puoi immaginare, il racconto della propria vita quotidiana si esaurisce velocemente.
Come fai tu in questi casi? Personalmente, dò sfogo alla mia creatività 😉
Ho cercato articoli di giornale, video di YouTube, episodi di podcast… e alla fine ho capito che c’è un genere di contenuto italiano estremamente facile da didattizzare e molto versatile: l’intervista.
Ti racconto una lezione di conversazione in italiano basata su un’intervista
La prima cosa che faccio è assegnare un compito a casa con una settimana di anticipo prima della lezione.
Il compito in questo caso è la visione di un’intervista a video.
Se lo studente è di livello B1 (indicativamente, perché come sai i livelli variano a seconda delle competenze: lettura, comprensione, produzione scritta, produzione orale) allora propongo un video sottotitolato (come ad esempio quelli di Freeda o di The Pillow).
Se invece il livello è un B2, allora è meglio un video senza sottotitoli.
Prendiamo quest’ultimo caso: ti invito a visionare questa intervista a Dacia Maraini.
L’intervista comprende 10 domande alla famosa scrittrice. Tra queste, la maggior parte possono essere riproposte allo studente stesso, dopo essere state leggermente modificate.
Ecco come ho deciso di modificarle:
1. Che tipo di lettrice/lettore sei?
2. Quali sono i temi e i luoghi ricorrenti nei libri che leggi?
3. Quale romanzo consiglieresti a un’amica?
4. Qual è la tua parola preferita?
5. C’è una parola che detesti?
7. Qual è il tuo rapporto con la lingua italiana?
9. Quanto ti senti italiana/o?
10. Come descriveresti l’Italia vista dall’estero?
Hai capito, vero? In questo modo, lo studente (o la studentessa) è maggiormente invogliata a prestare attenzione alla risposta dell’intervistata, perché poi toccherà a lui (o a lei) rispondere.
Ho provato questo tipo di attività con diversi studenti e ogni volta ho avuto risultati sorprendenti, sempre molto positivi dal punto di vista della ricettività (e così si risolve anche questo problema sollevato da una lettrice poco tempo fa).
Per esempio, una studentessa ha iniziato a raccontarmi molte storie personali, senza mai menzionare l’intervista. Un’altra, più riservata, ha preferito spostare il discorso sulle risposte date da Dacia Maraini, dandomi la sua opinione a riguardo. Ancora, un’altra persona ha preferito scrivermi le risposte e me le ha mandate prima della lezione: in questo modo ci siamo concentrate sugli aspetti sintattici della sua produzione scritta, più che sul contenuto della stessa.
Insomma, le interviste in italiano permettono di prendere numerose strade, tutte interessanti da un certo punto di vista e tutte preziose per chi, come noi, ogni giorno cerca nuovi modi per stimolare i propri studenti stranieri che vogliono imparare italiano in modo autentico.
E tu, hai mai usato le interviste per insegnare italiano ai tuoi studenti? Se ti va, racconta la tua esperienza in un commento!
Grazie 🙂
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PS.
* La prossima volta, ti spiego perché secondo me è possibile fare una lezione di conversazione in italiano anche con un principiante 😉
Yvette dice
Sto in corso B1 alla Dante Alighieri di Mendoza, in Argentina. Me è molto difficile parlare. Cosa posso fare?? Grazie mille!!