Quando si tengono lezioni di conversazione online in italiano con studenti stranieri, il rischio di imbattersi in discussioni sociopolitiche è alto.
Ti faccio due esempi tratti dalla mia esperienza personale.
Ti ricordi il periodo “delle Sardine”? Oggi sembra passato un secolo da quando il “Movimento delle sardine” animava le piazze delle città italiane con centinaia di piccoli pesciolini a simboleggiare l’attivismo politico italiano emerso durante la campagna elettorale per le elezioni regionali in Emilia-Romagna del 26 gennaio 2020. (Invece, non sono passati neanche due anni, quelli della pandemia.)
In quel periodo, i miei studenti – che leggono quotidianamente le notizie in italiano o perlomeno quelle sull’Italia – mi chiedevano spesso informazioni a riguardo. Erano curiosi e così lo ero io. Per questo, decisi di partecipare all’ultima grande manifestazione di Bologna (certo, con il senno di poi avrei evitato una tale aggregazione di persone, ma allora eravamo ancora ignari di tutto e questa è un’altra storia).
In quei giorni mi capitò di fare una lezione di prova gratuita con una persona anglofona. Andammo sull’argomento e, quando gli accennai la mia esperienza, mi interruppe per ridermi in faccia e sghignazzare: “Non dirmi che sei una di quelle sardine?!”.
Sì, il suo italiano era piuttosto buono.
Il secondo esempio è più recente, risale a due giorni fa, quando ho tenuto la prima lezione di italiano con uno studente residente in un Paese UE. Non conosco ancora nulla di questa persona, ci siamo appena conosciuti.
La prima lezione gli è piaciuta e ha deciso di acquistarne altre dieci, tuttavia ci siamo accordati per cominciarle successivamente, perché sarebbe partito con la famiglia per un lungo viaggio in Italia.
“Vado in macchina così evito i controlli”, mi ha detto.
Quando non siamo d’accordo con i nostri studenti
Inutile dire che nel mio lavoro mi sorgono sempre molti dubbi.
Il dubbio che lo sconosciuto che mi trovo davanti abbia dei valori molto diversi dai miei, il dubbio che la moralità di quella persona sia molto diversa dalla mia (sul concetto di diversità ci torniamo), il dubbio che avrei dovuto difendere le mie idee o dire quello che pensavo (avrei dovuto?)
Ci ho pensato su molto e ho capito che devo imparare a convivere con questo dilemma: dare priorità alla lezione come contenitore o come contenuto?
Mi spiego meglio. L’obiettivo di una lezione di conversazione, correggimi se sbaglio, è quello di spronare lo studente a conversare, stimolando le sue capacità di ascolto, di interazione e di produzione orale. Per farlo, ti ho già raccontato come cerchi di trovare un argomento di discussione comune e di come questo inevitabilmente porti a esprimere delle opinioni, da entrambe le parti.
Certo, si può rimanere sempre su un “terreno neutrale”, ma quanto può durare una relazione in cui si parla solo di cucina, di giardinaggio o di cosa abbiamo comprato al supermercato? Prima o poi, gli studenti principianti passeranno di livello e vorranno esplorare nuove situazioni per ampliare il loro vocabolario.
La diversità di opinioni in una lezione di italiano
Sono andata a rileggere le indicazioni presenti nella la griglia di autovalutazione (self-assessment grid) secondo il CEFR (Common European Framework of Reference for Languages) per quanto riguarda le competenze di interazione e produzione orale di livello B2. Te ne riporto alcuni estratti:
Interazione orale – Riesco a partecipare attivamente a una discussione in contesti familiari, esponendo e sostenendo le mie opinioni.
Produzione orale – Riesco a esprimermi in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti che mi interessano. Riesco a esprimere un’ opinione su un argomento d’attualità, indicando vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni.
La parola “opinioni” ritorna diverse volte, anche nelle descrizioni di altri livelli, così come la parola “discussione”. È quindi inevitabile incontrare diversità di opinioni durante una lezione di italiano? E se il dibattito fosse il vero motore che motiva lo studente allo sforzo cognitivo con conseguenti benefici sull’apprendimento di una lingua?
Non lo so, forse dovrei appellarmi a Hegel e alla sua concezione di dialettica . O forse, per comprendere il valore della contrapposizione tra tesi e antitesi, basterebbe ritrovarsi in una lezione di italiano.
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E tu? Hai mai affrontato dilemmi morali durante le tue lezioni di italiano? Come gestisci le diversità di opinioni tra te e i tuoi studenti? Se ti va, racconta la tua esperienza in un commento!
Labanca rosetta dice
Interessante ; sempre il contenuto piuttosto che il contenitore.