di Francesca Bizzotto
Il mondo è sempre più interconnesso e noi godiamo della ricchezza di poter abbattere con pochi clic ogni distanza. Abbiamo il privilegio e il compito di diffondere la lingua e la cultura italiana incontrando persone da tutto il mondo. Questa meraviglia però ci chiede di “saltare” da una parte all’altra del globo e ci costringe, dunque, ad avere una giornata lavorativa piuttosto organizzata.
Calendari e app
Mentre scrivo, ci avviciniamo al cambio dell’ora. Non tutti gli Stati, però, adottano politiche di alternanza tra ora solare e ora legale; chi le mette in pratica, sposta le lancette in settimane diverse; tra i due emisferi a non coincidere è anche il verso delle lancette da spostare. Se anche a voi questo provoca un gran mal di testa, voglio suggerirvi questi due accorgimenti che vi semplificheranno la vita.
Tra i numerosi siti web e app che ci permettono di verificare l’orario in ogni angolo della terra, alcune ci permettono di salvare le località di nostro interesse da tenere sempre sott’occhio e avere una proiezione nel futuro per poter fissare le nostre lezioni senza intoppi, anche in questi momenti dell’anno. Eccone alcune di facili e gratuite:
Se anche voi, tenete un calendario virtuale (uno tra tanti: Google Calendar, che è molto intuitivo e abbastanza personalizzabile), non dimenticate di condividerne gli appuntamenti con ciascuno studente. Se funziona bene come promemoria e riduce le possibilità che gli studenti dimentichino la lezione, è utilissimo anche per permettergli un controllo sull’orario definito. Questi strumenti infatti mostrano a ciascuno – noi e loro – il proprio orario, già convertito nel proprio fuso, e se qualcosa non torna, avremo modo di correggere in tempo.
Puntate alla regolarità e dividete il mondo!
È apprezzabile essere flessibili con i nostri studenti, ma credo che un’organizzazione ottimale richieda una certa regolarità. Quando possibile, chiedete agli studenti di fissare la loro lezione settimanale sempre allo stesso giorno e alla stessa ora. Questo riduce la possibilità di errori e il vostro “lavoro di incastro” tra tutti gli incontri sarà più snello.
Se anche i vostri studenti sono sparsi in tutto il mondo, potrebbe essere utile dividerli in gruppi a seconda delle aree geografiche. Ad esempio, il lunedì, il martedì e il giovedì mattina io incontro tutti i miei studenti neozelandesi e australiani. Al martedì e al venerdì sera concentro tutti gli americani. Questo rende più ordinata ed efficiente la mia settimana lavorativa e mi lascia alcuni spazi liberi da lezioni per svolgere gli altri compiti dell’organizzazione didattica.
Organizzate le lezioni in blocchi
Questa suddivisione in “gruppi geografici”, nel tempo, mi ha portato a organizzare le lezioni in blocchi.
Io consiglio sempre di evitare l’intermittenza negli incontri. Certo, avere fiumi di lezioni una dopo l’altra non è l’ideale, ma occupare un’intera giornata con sole 4-5 lezioni sarebbe troppo dispersivo. La soluzione, quindi, potrebbe essere quella di programmarle in blocchi di 4-5 ore separando una lezione dall’altra di pochi minuti soltanto, per garantire la puntualità e la giusta attenzione a tutti (che a volte ci fa sforare dai 30 minuti) ma anche per prenderci un bicchiere d’acqua!
In questo modo nella nostra agenda si creano degli spazi con qualche ora libera dalle lezioni. Questo è il tempo ideale per:
- rivedere con calma e inviare gli appunti delle lezioni;
- segnare qualche utile nota per tener traccia del percorso d’apprendimento dei singoli studenti e porre nuovi obiettivi;
- produrre il nuovo materiale necessario e inviarlo (ogni processo creativo ha bisogno di spazi senza orologio, credo);
- aggiornare i registri degli studenti e svolgere tutte le altre incombenze lavorative quotidiane.
Stabilite una routine
Non so se siate delle persone abitudinarie. Io non lo sono particolarmente ma, nel lavoro trovo utile scandire la giornata lavorativa in questo modo:
- accendo il computer e apro i siti di alcune testate giornalistiche per aggiornarmi e, magari, trovare spunti utili per conversare sull’attualità durante i primi minuti di lezione;
- svolgo i miei “blocchi di lezioni” e tutte le altre attività lavorative;
- faccio qualche pausa (dobbiamo dare sempre il massimo con ciascuno studente, ecco perché di tanto in tanto dobbiamo alzarci, staccare gli occhi dal computer, farci un caffè…);
- organizzo la successiva giornata di lavoro, preparando i file e verificando di avere tutto pronto;
- mi prendo un’oretta di tempo a chiusura della giornata per rispondere alle mail e aggiornare i registri;
- cerco di impormi un orario di fine giornata, per dedicarmi alle mie attività personali del tempo libero e da quel momento cerco di non controllare più la posta elettronica fino all’indomani.
Trovo, infatti, che proprio per rendere ogni giornata più serena e produttiva a lavoro, sia fondamentale quotidianamente dedicarsi del tempo per ricaricarsi. E se l’agenda rischia di comprimere anche questo spazio: mettete in calendario il vostro allenamento, una bella passeggiata, un’ora di lettura, un film con gli amici. Avrete anche qualcosa di bello da raccontare ai vostri studenti!
Buon lavoro,
Franci