I proverbi sono un grande alleato quando si insegna italiano agli stranieri.
In primo luogo perché la nostra lingua vanta un repertorio pressoché sconfinato di proverbi e, dunque, pescando in questo mare di saggezza popolare, non resteremo mai a corto di vocaboli, usi insoliti di verbi, preposizioni, formule comparative, eccetera.
In secondo luogo perché ci consentono di mettere direttamente in contatto l’alunno con il cuore della tradizione italiana. La quasi totalità di coloro che imparano la nostra lingua è interessata a toccare con mano ciò che sta oltre le regole di grammatica, la pronuncia corretta e la sintassi impeccabile (quando così non fosse, è compito del buon insegnante far nascere questo tipo di interesse!).
Inoltre, le massime e modi di dire a cui dà vita la saggezza popolare sono un prodotto proprio di qualsiasi cultura umana. Pertanto costituiscono immediatamente un ponte tra realtà più o meno distanti. Si può affermare, in effetti, che le lezioni in cui si parla di proverbi sono tra quelle in cui l’identità culturale dell’alunno è maggiormente coinvolta.
Si istituisce una relazione bidirezionale docente-discente in cui ciascuno apporta elementi che arricchiscono l’altro.
Durante una lezione in cui si fa riferimento alle massime popolari, l’alunno individuerà sicuramente, per un certo numero di proverbi italiani, una traduzione più o meno letterale, nella propria lingua.
Le immagini mentali bizzarre, comuni, ridicole, realistiche o surreali, associate abitualmente al significato letterale del proverbio, sono come quadri che saltano in mente.
Il loro potere aiuta a fissare, assieme alle rime, presenti in molti proverbi, termini e strutture nella mente di chi apprende.
È conveniente introdurre un proverbio di tanto in tanto come esempio per una spiegazione.
Quando si presenta un proverbio nuovo è utile lasciare qualche minuto all’alunno perché possa “masticarlo e assimilarlo”, insomma: familiarizzare con esso.
Conviene lasciargli il tempo necessario perché provi a tradurlo letteralmente e, poi, a indovinarne il significato.
Da evitare una carrellata di proverbi, specialmente se affini nel loro significato, poiché creano solo confusione e non si dà all’alunno il tempo di assimilarli… Chi troppo vuole nulla stringe!