di Barbara Bassi
Non so se abbiate mai provato a insegnare via Skype a un principiante. Se no, vi assicuro che è davvero un’esperienza intensa. Se invece aprite quotidianamente Skype per fare lezione con i vostri studenti, certamente capirete quanto possa essere sfidante approcciarsi a persone di livello A0 o A1 attraverso tale mezzo di insegnamento.
Insegnare una lingua straniera a un principiante via Skype è di fatto un’attività che richiede molte energie. Tanto per cominciare, bisogna far fronte alla ridotta lettura della comunicazione non verbale (per quanto la fotocamera posseduta da ciascuno dei due interlocutori sia buona, essa concederà uno spazio di interazione limitato). Secondo, occorre trovare strumenti di lavoro alternativi, in mancanza di carta e penna, di una lavagna o di giochi educativi da poter fare insieme. Infine, è importante essere il più chiari possibile, perché tra la propria voce e l’orecchio dello studente non ci sono solo pochi centimetri di “aria”, ma con buone probabilità centinaia di chilometri!
La strategia del coinvolgimento
Tra le strategie educative più efficaci, vi è senz’altro quella del coinvolgimento. Cosa significa questo? Che l’obiettivo principale di ogni lezione sarà quello di focalizzare l’attenzione su di un particolare oggetto, facendo dimenticare allo studente tutto il resto. Per superare il blocco iniziale che qualsiasi principiante avrà, infatti, è importante che questi sia coinvolto al 100% e impegnato a risolvere “il problema” che l’insegnante gli avrà posto in un determinato momento. Per vincere la paura dovrà dimenticarsi della sua posizione svantaggiata e dovrà scordarsi persino dell’inglese (o della sua lingua materna) per evitare la tentazione di utilizzarla per comunicare. La strategia del coinvolgimento può prevedere diverse tattiche: vediamone alcune.
Insegnare con le immagini
Trovo molto utile far ruotare una lezione di mezz’ora intorno a una o più immagini. Queste ultime devono essere scelte accuratamente: tanto per cominciare è importante che siano il più possibile neutre (non devono avere connotazioni politiche o dare pretesti per giudicare una certa categoria sociale), inoltre dovrebbero essere il più ricco possibile di elementi da discutere, infine sarebbe meglio se si riferissero a un tema interessante per lo studente.
Un esempio: dopo la prima lezione conoscitiva con una ragazza cino-americana ho scoperto che lei ama molto il design degli interni e la volta successiva le ho quindi proposto fotografie di cucine, salotti e camere da letto arredati in modo originale e con stili diversi.
Come procedere però? Bisogna anzitutto insegnare allo studente come utilizzare bene Skype e come aprire la chat (la dicitura inglese è “Open conversation” e compare quando si passa il cursore sul simbolo bianco della nuvoletta); successivamente si procederà con una serie di domande semplici quali: “Cosa c’è nella fotografia?” o “Cosa vedi nell’immagine?” o ancora “Quante cose rosse ci sono nella foto?”. Lo studente proverà a rispondere, voi potrete scrivergli la risposta corretta nella chat e poi fargliela leggere e ripetere finché non avrà acquisito la formula e sarà in grado di utilizzarla per rispondere alla domanda successiva (e che soddisfazione in quel momento!)
La lettura e il dettato
Forse vi sembrerà noioso e scontato, ma per una persona che non ha mai avuto a che fare con la lingua italiana persino la capacità di leggere e scrivere una parola può diventare una grande conquista. In particolare, durante la prima lezione effettiva, io cerco di “giocare” con i suoni. L’ideale sarebbe inviare prima della lezione un file Word con una serie di immagini associate a parole. Es. ghianda, cielo, pace, colomba, gelato ecc. I suoni come “ci e gi”, “che e ghe”, “ce e ge” sono infatti il primo ostacolo che uno studente A0 deve affrontare. Leggete la parola scandendone bene la sonorità, lasciate che lo studente si concentri sull’ascolto e poi chiedetegli di ripetere. All’inizio sarà facile ma, mano a mano che aggiungerete parole e chiederete a lui/lei di ripeterle da capo, sarà sempre più complicato. Per verificare che lo studente abbia acquisito tali competenze, proponetegli un test ma abbiate la premura di presentarlo in modo ludico, come una sfida. Di fatto si tratterà di un dettato di parole non presenti nella lista, ma che hanno al loro interno i medesimi suoni affrontati precedentemente. Lo studente potrà scriverle direttamente nella chat e poi premere invio.
La chat, un potente strumento per insegnare online
Come avrete intuito, la chat di Skype è uno strumento importantissimo per insegnare una lingua online. Tenetela sempre aperta e invitate lo studente a fare lo stesso fin da subito, se necessario spiegandovi nella lingua veicolare che avete in comune. Utilizzate la chat ogni volta che formulate una domanda complessa (cioè sempre dato che il vostro studente non sa proprio nulla di italiano) e sforzatevi di ripete più volte la frase, prima senza supporto scritto e poi leggendo lentamente quanto digitato. In questo modo lo studente sarà in grado di comprendere meglio come si scrivono i suoni in italiano, potrà essere aiutato nella comprensione del significato di ciò che gli state comunicando e avrà una traccia di quanto fatto a lezione quel giorno. Sì, perché la chat di Skype non scompare una volta che vi sarete congedati e avrete chiuso la chiamata.
Ecco fatto, vi ho mostrato alcune possibili strategie e tattiche che potrete utilizzare con i vostri studenti principianti durante le lezioni online. Tempo fa vi avevamo suggerito altre attività per l’alunno principiante. Naturalmente, si tratta di meri spunti e anzi vi invitiamo a suggerirci altri esercizi che avete testato o che vi piacerebbe provare. Sempre che non siano il vostro segreto professionale, sia chiaro.