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Le certificazioni che servono per insegnare italiano

Maggio 23, 2016 by itxstra

di Chiara Pegoraro

Il lavoro di insegnante di italiano per stranieri purtroppo non gode di un riconoscimento istituzionale. Questo ha contribuito negli anni al proliferare di corsi di specializzazione, certificazioni, master, corsi di laurea e tirocini. Per chi sceglie di avvicinarsi a questa professione la tentazione di riempire il proprio curriculum di titoli e certificati è forte, ma non sempre paga. Oggi cercheremo di dare qualche consiglio su come scegliere al meglio.

1. Val più la pratica della grammatica

Ricordatevi bene questa regola perché poi vi tornerà utile quando insegnerete. Applicata alla formazione insegnanti significa di non prescindere da una formazione pratica. In teoria la differenza principale fra master e certificazioni sta nell’esperienza pregressa. La certificazione serve appunto a certificare competenze già esistenti, mentre il master è un corso di studi professionalizzante volto a creare esperienza e competenza teorica. Nella pratica invece sappiamo tutti che i candidati delle certificazioni hanno in generale pochissima esperienza. Che abbiate esperienza o meno, un corso che non ha tirocinio, non prevede affiancamento o osservazione in classi di italiano L2, dovrebbe farvi venire qualche sospetto. Come può prepararvi a insegnare un corso dove non vedete mai uno studente? Il tirocinio può essere difficile da organizzare e poco accessibile per chi studia e lavora ma è necessario.

2. L’importanza del nome

È brutto ammetterlo ma finché non ci saranno requisiti standard dettati dalla legge, il nome dell’istituzione che rilascia la certificazione ha importanza. Non scegliete un corso solo perché costa poco e si trova dietro l’angolo, controllate che provenga da un’istituzione seria. Ma allo stesso tempo…

3. Non la sciatevi incantare dalle sirene

Il nome non è tutto. Verificate che oltre al nome, l’istruzione che offre il corso goda di una fama meritata. Parlate con qualcuno che lo ha fatto prima di voi e valutate anche in base alla sua esperienza.

4. Solo per i non-madrelingua

Se volete diventare insegnante di italiano ma non siete madrelingua, diffidate delle scorciatoie. Alcune istituzioni si accontentano del B2, altre vogliono il C2. Siate onesti con voi stessi: secondo voi un livello intermedio è sufficiente per insegnare una lingua?

Buono studio!

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