di Giorgio Rini
Nell’insegnamento dell’italiano come L2 è molto importante scegliere un approccio basato sull’empatia. Non a caso, infatti, si parla, nelle moderne teorie dell’apprendimento, di insegnante “affettivo”.
Quest’ultimo è l’insegnante che, portando avanti la sua azione educativa e didattica, sceglie di basarsi sulla via del dialogo, sulla comunicazione empatica. Per un insegnante in genere e per un insegnante di italiano come L2 nello specifico è veramente fondamentale essere empatici.
Ma che cosa vuol dire esattamente avere la possibilità di sfruttare le emozioni per favorire l’apprendimento? Significa sviluppare una capacità relazionale, che dovrebbe essere innata in un insegnante, ma che si può anche esercitare e portare avanti attraverso delle tecniche ben precise.
Il ruolo delle emozioni nell’apprendimento
Le emozioni hanno un ruolo cruciale nel favorire l’apprendimento. Infatti esiste un collegamento molto stretto tra i contenuti appresi e quello che in gergo viene chiamato rinforzo emozionale. Quando si studia una lingua come l’italiano, le informazioni vengono apprese attraverso una sorta di archiviazione nella memoria.
I contenuti grammaticali, lessicali e letterari possono rimanere più impressi nella memoria proprio in base all’intensità della componente emotiva che è associata ad essi.
La scienza nel corso del tempo è riuscita a dimostrare che gli stati d’animo di gioia, di interesse, in generale positivi possono rafforzare questo processo di apprendimento. Al contrario stati d’animo negativi influiscono in maniera poco efficace nel determinare un apprendimento meno performante.
Come dovrebbe essere il clima in classe
Da tutto questo si evince come è necessario creare in classe da parte dell’insegnante di italiano come L2 un clima positivo, un’atmosfera che possa costituire un terreno di base fondamentale per favorire l’apprendimento.
Ed è proprio la caratteristica dell’empatia che crea questa trasmissione di contenuti positiva dal docente all’apprendente. Essere empatici significa creare in classe o anche nella classe online la capacità di essere predisposti al dialogo, di ascoltare le esigenze degli studenti, di comunicare una compartecipazione che possa essere condivisa a livello generale.
L’insegnante di italiano come lingua straniera deve essere un facilitatore e può riuscire a mettere in atto questo ruolo attraverso la creazione di un clima positivo ed empatico. Non dimentichiamo mai che l’apprendimento in fin dei conti può essere considerato un setting che deve essere adeguatamente predisposto per rafforzare le conoscenze.
Empatia significa anche ascolto empatico, perché l’insegnante non deve soltanto comprendere e valutare i contenuti e le nozioni apprese dagli studenti, ma deve anche fare attenzione a quali sentimenti e a quali emozioni sono collegate ad essi.
È come se l’insegnante, secondo un concetto di empatia affettiva, si mettesse nei panni degli studenti.
Che cosa c’è di meglio che essere compresi fino in fondo? Non si può trascurare una valutazione che non tenga conto delle emozioni di fondo che stanno alla base dell’apprendimento.
Non basta soltanto l’empatia cognitiva e quindi riuscire a fare proprio il punto di vista dello studente. Imparare è molto di più e l’insegnamento dell’italiano può essere favorito anche dalle ultime tecnologie innovative, che predispongono ambienti di apprendimento molto importanti, giocando un ruolo di rafforzamento.
Predisporre anche queste tecnologie, come l’accesso al web e le esercitazioni online, significa preoccuparsi empaticamente dello studente e fornirgli tutti i mezzi necessari perché l’apprendimento possa riuscire con successo.
E tu cosa ne pensi?
Daniela Maria Vlachoulis dice
Stimato Professor Rini, buona sera.
La prego accolga con tanta comprensione la mia incapacità espressiva, dettata dall emozione causata nel leggere la sua mail.
Condivido quanto da lei scritto, limitandomi semplicemente di congratularmi con lei.
Già dai primi anni di scuola crebbe in me una amara consapevolezza, di quanto limitanti possano dimostrarsi professori e insegnanti., in seguito a un mancato approccio e coinvolgimento empatico.
Io stessa ne fui vittima, e riconobbi che fu la loro incapacità di mettersi in contatto con loro stessi che li rendeva inflessibili e inefficaci, nel rispondere all esigenze dei loro studenti, e di riconoscere in loro potenzialità, ed eccellenza.
Caro Professore, personalmente mi considero principiante alle prime armi, come insegnante, ma eccellente nella continua ricerca di superare me stessa e la mia mediocrità
Alunno io stessa della vita, insegno loro, e tramite loro imparo.
Spesso dico loro, stai in ascolto sei più di quello che pensi, credi in te.
La ringrazio e le auguro una dolce serata, Caro Professor Rini.
Daniela Maria Vlachoulis
Cristina dice
È proprio così…. ed è proprio per questo che l’insegnamento online risulta così ” annacquato” / meno efficace rispetto a quello in presenza…. via zoom si possono veicolare i contenuti, ma non le emozioni – e così di quanto fatto resta poco
itxstra dice
Io ho insegnato (inglese) online da novembre 2020 a maggio 2021, a classe di adulti e di bambini e ragazzi da 5 anni in più. E non credo che il risultato era per niente ‘annacquato’, l’opposto, mi sono spesso trovato a insegnare tutto la famiglia, mamma, pappa, fidanzata, ecc. Ci siamo conosciuti bene come personne, e come famiglie, molto meglio che in un anno ‘normale’
Daniel (gestore del sito)
Cristina dice
Mi fa piacere che tu abbia avuto una esperienza positiva, ma i risultati scolastici ( i famosi test invalsi e simili) post pandemia dei nostri ragazzi a scuola dimostrano purtroppo di gran lunga il contrario
itxstra dice
Ciao Cristina,
ho tre ragazzi che hanno fatto la scuola in italia e solo qui (una studia medicina ora, una già partita all’estero, uno che fa l’ultimo anno di superiore ora…)
Dall’esperienza di, cosa, 15-16 anni? Come genitore, intendo, non mi soprende che i prof ‘tempo indeterminato’, normalmente con zero addestramento prima di iniziare il lavoro ‘di ruolo’, non sono capaci, forse neanche interessati, a insegnare online.
Nessun offeso, ma per me è evidente che le scuole italiane sono gestite per il bene dello staff (prof, bidelli), non per i ragazzi!
Ai lettori di questo sito, vi avviso che nel settore privato (italiano per stranieri E’ normalmente privato, non statale) gli studenti, sia adulti che ragazzi, chiedono molto di più!
Cristina dice
Ti ringrazio per il tuo commento, io però vivo all’estero ( Austria) e i miei figli vanno a scuola qui. L’insegnamento online è stato qui un disastro, e non solo online. L’impreparazione dei professori verso i mezzi tecnologici spiega solo una parte di ciò. Il resto secondo me dipende proprio dalla riduzione della comunicazione emotiva …
Ps: in merito a scuole pubbliche/ private, qui è il contrario: più paghi, meno la scuola è esigente ( a detta degli stessi genitori)
Daniela Maria Vlachoulis dice
Caro Daniel, condivido dipende tutto da noi dipende sempre dal nostro impegno professionale ed emotivo….
Felice serata.
itxstra dice
Sono d’accordo, Daniela!
VENTOS Claude dice
Buongiorno a tutti.
Inanzitutto non sono insegnante ma vi ringrazio di spedirmi questi articoli e documenti che sono, per me, du un grand’interesse che leggo e traduco per perfezionarmi. E vero non ogni giorno, mi occore tempo.
Tre anni di apprendimento con BABBEL mi hanno permesso imparare una piccolissima parte della lingua italiana. Cosi, l’anno scorso sono stato in Italia, nonostante la “COVID19” e ho potuto parlare e sopratutto caprire meglio. Certo miei interlocutori non dovevano parlarmi troppo velocemente perchémiei orecchi non seguivano! In Francia non parlo mai con nessuno in italiano.
Tuttavia è la prima volta che scrivo senza correzione ne dizionario per correggermi. Infatti, prendo il rischio di non scrivere in un stile corretto perché sono ancora in alto mare prima di esprimermi benissimo! Per questo mi dispiace.
Ecco, per oggi penso che basta. Sto facendo un grosso sforzo intellettuale e vi domando essere indulgente con me.
Provero fare meglio una prossima volta dopo aver studato altri documenti di quest’invio.
Amicizie a tutti e buona fine settimana.
barbara dice
Ciao Claude e grazie per il tuo commento. Come insegnante di italiano per stranieri mi sento di dirti complimenti per il coraggio! È importantissimo per iniziare a parlare una lingua straniera (e anche per scriverla!). Hai fatto un ottimo lavoro, tutto è molto chiaro.
Grazie per leggere questi contenuti… nonostante siano rivolti principalmente a insegnanti di italiano, sono un ottimo strumento anche per gli studenti. La lingua, dopotutto, serve per comunicare e si può comunicare qualsiasi tipo di contenuto! Tutto dipende da cosa ti interessa.
Non so se hai già dato un’occhiata, ma noi di Italiano X Stranieri gestiamo anche altri siti web, specifici per studenti che stanno imparando l’italiano.
Il principale è Online Italian Club, dove puoi trovare tanti esercizi gratuiti: http://onlineitalianclub.com/
L’altro è Easy Readers, uno shop dove trovare ebooks per tutti i livelli (alcuni sono gratis!): https://easyreaders.org/
Grazie per seguire i nostri articoli, lo apprezziamo molto 🙂