da Barbara Bassi
Molti di voi già conoscono il portale Easy Readers, un e-commerce pieno di risorse utili sia a studenti che a insegnanti di italiano per stranieri. In questo “Paese dei Balocchi” per chi ha bisogno di una guida all’insegnamento o all’apprendimento, si possono trovare due diverse tipologie di prodotti (oltre, naturalmente alle lezioni online). Si tratta dei cosiddetti Easy Readers (sì, lo sappiamo: il nome è lo stesso del sito e presto capirete perché) oppure dei più specifici Parallel Text.
I primi sono dei libri di facile lettura, easy per l’appunto. Attenzione, però: la facilità non consiste nella banalità della storia, quanto nella struttura dell’edizione, costruita appositamente per accompagnare il lettore nella comprensione delle parole difficili attraverso domande-chiave e grazie a una preziosa nota lessicale proposta in modo graduale (niente a che vedere con le pesanti “appendici lessicali” che si trovano in fondo a certi libri, completamente decontestualizzate dalla narrazione).
I Parallel Text sono invece storie che offrono una traduzione speculare, presentando quindi due versioni parallele del testo: per esempio, una in inglese e l’altra in italiano. Ogni riga è numerata per mantenere il lettore focalizzato su un certo concetto e permettergli di fare confronti in modo intuitivo.
Quando è meglio usare un Easy Reader e quando un Parallel Text?
Questa è una domanda che un bravo insegnante potrebbe porsi. Chi infatti ha a cuore i propri studenti sa che non si può proporre loro esercizi o libri di testo senza una certa logica. Ogni libro è diverso così come lo sono gli studenti, che hanno diversi interessi e gradi differenti di sviluppo delle diverse tipologie di intelligenza esistenti.
Ecco che quindi un Easy Reader risulterà ideale a insegnare una lingua a un principiante, attraverso la tecnica dello storytelling. Questa metodologia immersiva e situazionale risulta molto migliore rispetto a quelle più tradizionali e decontestualizzate (es. una lista di parole da memorizzare, senza comprenderne l’uso effettivo). Un Easy Reader si presta bene per un utilizzo didattico che gioca su più competenze: quella di ascolto (prestate la vostra voce allo studente, leggendo per lui il testo), di lettura, di scrittura (per rispondere alle domande indicate nel testo), di ragionamento, di comprensione della storia.
Un Parallel Text, invece, è più indicato per chi ha già una certa padronanza con la lingua e desidera affrontare una lettura per il puro piacere fruitivo, senza troppi sforzi di comprensione. Per procedere senza intoppi, il lettore potrà aiutarsi con la traduzione e – senza rendersene conto – assimilare vocaboli ed espressioni dapprima sconosciute. Questo è quello che accade grazie alla sensazione di piacere provocata da una certa attività: l’energia generata dallo sforzo compiuto in autonomia permette una memorizzazione più efficace, anche perché viene privata dalla consapevolezza dell’apprendimento e quindi da quei blocchi involontari che si generano di fronte all’ignoto.
Vi ricordiamo, infine, che sia gli Easy Readers che i Parallel Text presenti sul nostro e-commerce sono stati classificati secondo un certo livello del Quadro Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Se state già pensando a chi – tra i vostri studenti – potrebbero interessare questi libri, siete davvero dei bravi insegnanti.