Oggi vorrei discutere con te un tema che riguarda molti di noi, che amiamo il nostro lavoro come insegnanti di italiano per stranieri e vorremmo anche che fosse sostenibile, insomma “che ci dia da mangiare”.
In questa sede non mi soffermerò sulla questione dei compensi; infatti abbiamo già parlato di quale debba essere il giusto compenso per un insegnante, nello specifico online.
Ora andiamo proprio alla radice della questione: dove si trovano gli stranieri interessati a imparare o migliorare l’italiano? Ma soprattutto: COME?
Italia: Settore pubblico e settore privato
La prima questione da considerare riguarda il settore in cui operiamo professionalmente, che può essere pubblico o privato.
Come sai, per accedere ai lavori del settore pubblico si procede per concorsi e bandi. Ad esempio, se possiedi tutti i requisiti, potresti accedere alla classe di concorso A23, che è relativamente nuova (è stata istituita nel 2016) e riguarda proprio l’insegnamento dell’italiano per discenti di lingua straniera nella scuola secondaria e nei CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti).
Se non avessi ancora tutti i requisiti per il concorso pubblico, ma volessi ugualmente fare esperienza nel settore, puoi sempre procedere tramite MAD (Messa a disposizione) per quanto riguarda la scuola secondaria, oppure controllare i bandi per progetti europei presso i CPIA, entrando quindi in graduatoria in base a punti che dipendono dalla tua formazione e dalla tua esperienza (un esempio famoso è il cosiddetto progetto FAMI).
Dall’altra parte, c’è il settore privato, che funziona con logiche completamente diverse. Per farti conoscere da uno dei soggetti che potrebbero aver bisogno di assegnare un corso di italiano L2 o LS a un/un’ insegnante come te, non devi fare altro che preparare un buon curriculum vitae da inviare.
Tali soggetti possono essere, ad esempio:
- Scuole di lingua
- Enti di formazione
- Cooperative sociali
- Associazioni di volontariato
- Aziende con dipendenti stranieri
Italiano L2 e Italiano LS in Italia
A questo punto, è importante aprire una parentesi su chi sono gli studenti che stai cercando. Infatti, in base al “target” (parola presa in prestito dal marketing che a sua volta deriva dal linguaggio bellico e significa in sostanza “obiettivo”, inteso come persone da raggiungere) la questione cambia.
Se il tuo obiettivo sono gli studenti di italiano LS, allora sarà più facile per te rivolgere lo sguardo verso città turistiche italiane che sono meta di tutte quelle persone che vogliono imparare italiano per svago.
Se invece il tuo obiettivo sono gli studenti di italiano L2, allora dovrai rivolgerti a tutte quelle realtà presenti sul territorio che supportano i migranti nel loro percorso di integrazione in Italia.
Gli intermediari del settore privato in Italia
Ed eccoci arrivati a un’altra questione cruciale: gli intermediari del settore privato. In base ai tuoi obiettivi o alle tue preferenze, infatti, ti ritroverai a bussare alla porta di “intermediari”, ovvero quelle realtà che ti potranno mettere in contatto con gli studenti.
Come abbiamo visto prima, tali intermediari possono essere aziende, enti, scuole, associazioni… qualche volta persino attori del turismo (hotel, ristoranti) interessati a svolgere attività con stranieri (per esempio, un corso di cucina italiana per turisti stranieri… in italiano!).
In tutti questi casi, dovrai stipulare un contratto di collaborazione per il progetto di insegnamento che ti verrà assegnato, a meno che tu non diventi un dipendente della realtà stessa con un contratto di lavoro subordinato.
Di solito, chi comincia questo tipo di collaborazioni lo fa come soggetto privato (per intenderci, attraverso l’emissione di una ricevuta di collaborazione occasionale) oppure tramite fatturazione (se in possesso di partita IVA).
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Per oggi ci fermiamo qui, ma la seconda parte è già pronta!
Nel frattempo, se ti venissero dubbi o domande o avessi voglia di scriverci la tua esperienza, ti invitiamo a lasciare un commento.
A presto!
elvino alexandre alliot dice
Ciao a voi tutti,
mi ritengo fortunato avendo ancora una cinquantina di studenti (di terza eta’;) che mi seguono da quando li avevo nelle mie classi nel Collegio in cui ho insegnato per circa 20 anni dopo avere finalmente abbandonato la mia carriera nel campo della ristorazione e venduto il mio ristorante.
In seguito ad un’incredibile aumento del costo per le solite 30 lezioni annuali in collegio, deciso dalle autorità; regionali, gli studenti vollero continuare con me privatamente. Il costo per loro e’ irrisorio, essendo io stesso ora in pensione e potendo dar loro due ore settimanali (ultimamente solo su Zoom) a . meta’ costo di quello che dovevano “sborsare”al collegio Sono self employed e nel basso livello di tassazione.
Inoltre , col mio background dal Liceo Classico a Torino (nella mia verde eta’..) posso offrire a loro un’enorme gamma di risorse che li mantiene fedeli a me da oltre 15 anni. Oggi l’ultima classe e ci rivediamo in settembre. Ho trovato che offrendo un buon programma, costo lezioni basso (ma accettabile sia per l’insegnate che ovviamente per lo studente) ci si può’ costruire un buon “portfolio” e decisamente soddisfacente per lo studente e l’insegnante. Annunci sui giornali locali, regionali o raccomandazioni da precedenti studenti, possono portare ad un soddisfacente numero di studenti e, se per l’insegnate non e’ il principale lavoro, il ricavato non e’ da poco.
Salutissimi e buona fortuna, ma in modo particolare, buone vacanze! Ciao ciao Elvino Alexandre Alliot Lon 19/07/2021dra li’
barbara dice
Ciao Elvino, grazie per aver condiviso la tua esperienza!