Sia che insegnate una lingua straniera in aula che online, gli studenti stranieri hanno delle difficoltà che variano a seconda della loro lingua di origine.
In questo articolo vedremo quali le principali caratteristiche della lingua giapponese.
La lingua giapponese viene definita “a topic”, cioè basata sull’argomento del discorso che può non coincidere il soggetto della frase ma con altri complimenti presenti. Il soggetto della frase di solito viene di solito sottinteso quando già lo si conosce.
La frase giapponese varia a seconda del rapporto tra le persone e cambiando determinati elementi possiamo, ad esempio, avere una linguaggio onorifico , cortese (utilizzato da una persona più giovane verso una più anziana) o neutro (usato da un anziano verso un giovane).
Per quanto riguarda gli aggettivi, in giapponese vengono coniugati come i verbi e da soli possono formare un sintagma verbale senza che nella frase sia presente un verbo.
Altra caratteristica riguarda i nomi che non sono mai accompagnati dall’articolo e non hanno né genere né numero.
In giapponese i tempi verbali sono passato o non passato e non fano distinzione tra persona singolare e plurale. I verbi fanno distinzione fra i diversi atteggiamenti delle persone verso ciò che succede e le azioni che un verbo esprime.
Insegnando italiano online a molti studenti giapponesi, posso dire che riscontro anche difficoltà a livello di pronuncia per alcuni suoni (“l”, “sc”, “r”, “gl”) ma con esercizi mirati si ottengono buoni risultati.
Sono studenti molto riservati che, prima di fidarsi di un insegnante devono percepire che è preparato e non rimarca troppo le loro difficoltà ma gli invia esercizi che possano aiutarlo a superare il problema.
Cercate di non fare domande personali nelle prime lezioni, saranno loro con il passare del tempo a raccontarvi qualcosa delle loro vite.
All’inizio vi sembreranno molto seri e distaccarti ma in realtà vi stanno solo studiando. Il fatto che loro siano gli allievi e voi l’insegnante vi colloca in un piano superiore e che merita rispetto.
Se sarete gentili e sorridenti, si sentiranno più a loro agio e non “sotto esame”. Solitamente, durante la lezione chiedo sempre le differenze tra la nostra lingua e la loro sull’argomento che stiamo affrontando. È un buon modo per far capire che abbiamo intuito le loro difficoltà e che vorremmo conoscere meglio la loro lingua madre per aiutarli nel migliore dei modi.
Nel prossimo articolo vedremo le principali difficoltà linguistiche di un apprendente russo.