di Chiara Pegoraro
Internet pullula di consigli su come scrivere un curriculum efficace, ma quali sono i passi falsi che commettono gli insegnanti quando cercano lavoro?
1. Prolissità
A meno che non siate a fine carriera e abbiate già rivoluzionato le sorti della glottodidattica italiana, le vostre esperienze di lavoro, titoli di studio e pubblicazioni si possono (e devono) sintetizzare in due pagine.
2. Esperienze rilevanti
Una delle tentazioni più comuni di chi cerca lavoro è quella di rimpolpare il proprio curriculum anche con esperienze non pertinenti, soprattutto a inizio carriera. È un errore. Il lavoro per cui vi proponete, è un lavoro qualificato. Con ogni probabilità il selezionatore non avrà nessun interesse a sapere che vi siete mantenuti all’università servendo ai tavoli o friggendo patatine. E non è questo il momento in cui sottolineare quanto siete adattabili e pronti al sacrificio. Piuttosto puntate sulla formazione e su esperienze di volontariato, sempre che siano pertinenti. E non vi preoccupate se vi sembra troppo scarno, sarà sicuramente più apprezzato di un curriculum di sette pagine pieno di informazioni inutili.
3. Errori di grammatica
Quello che può essere un passo falso per qualsiasi altro lavoro diventa imperdonabile nel nostro campo. Niente errori di grammatica. Punto.
4. Disorganizzazione e veste grafica
In questo lavoro di solito non sono richieste particolari doti informatiche, ma impaginare un documento Word (e magari trasformarlo in PDF!) rientra sicuramente fra le competenze di base. Date al vostro curriculum un’organizzazione sensata e una veste grafica che ne migliori la leggibilità.
5. Mentire
Dire che si ha già il DITALS quando si è solo sostenuto l’esame è disonesto e controproducente. Se verrete scoperti, verrete con ogni probabilità depennati dalla lista dei potenziali candidati. Lo stesso vale per le conoscenze linguistiche. Non scrivete C2 in inglese se non avete uno straccio di prova o certificazione o almeno anni di vita all’estero a confermarlo.
6. Omettere
Se avete qualche esperienza o passione che vi rendono speciali, scrivetele (sempre in maniera sintetica). In passato ho visto insegnanti essere selezionati rispetto ad altri candidati perché avevano esperienza nell’insegnamento via Skype, o sapevano montare video, o avevano esperienza come grafici, o conoscevano il giapponese. Non si può mai sapere che cosa cerca esattamente una scuola e se avete qualcosa che vi rende speciali rispetto al mare di altri candidati con le carte in regola, non vi dimenticate di segnalarlo.