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Creare un corso A2 di italiano online con un ebook – Parte 2

Aprile 15, 2021 by itxstra

La volta scorsa ci eravamo lasciati con la prima parte di un dettagliato articolo su come realizzare un corso di italiano online basato su un ebook. Avevamo scelto “L’amore ai tempi del supermercato“, una storia ambientata in Italia e pensata per studenti stranieri di livello A2.

Tra una lezione e l’altra, avevamo proposto dei compiti da fornire alla classe prima che gli studenti si incontrassero nuovamente online. Riprendiamo ora da dove eravamo rimasti…

Compiti per lezione 6:

  • ascoltare il capitolo 5 dell’ebook
  • ripassare l’aggettivo
  • fare un piccolo esercizio (facoltativo)

Lezione 6: aggettivi e ordine

Siamo arrivati al capitolo 5 dell’ebook “L’amore ai tempi del supermercato”. Il protagonista Claudio si trova spiazzato da una situazione inaspettata e fa degli errori di distrazione, come dimenticarsi la spesa nel carrello.

In fondo al capitolo c’è un interessante esercizio legato al tema dell’ordine o, se vogliamo, della confusione. Dopo aver concluso la consueta lettura collettiva del capitolo e aver verificato che tutte le parole siano chiare ai tuoi studenti, proponi l’esercizio di riordino delle frasi, scegliendo uno studente per frase.

Poi, ti suggeriamo di lavorare sul tema degli aggettivi, per allenare gli studenti a trovare la giusta concordanza con il nome. Dì loro, con l’aiuto di un dizionario online, di aggiungere gli aggettivi ai sostantivi che incontrano in un paragrafo scelto da te. Dai loro 5 minuti di tempo, così che poi ciascuno possa leggere la propria frase alla classe.

Ad esempio potresti prendere questo paragrafo:

“Mentre torna a casa, Claudio pensa che in qualche modo deve rivedere Elisa. Così, decide di tornare ogni sera alla stessa ora al supermercato, per provare a incontrare di nuovo l’unica donna che ha amato veramente in tutta la sua vita.”

Poi, mostra loro come potrebbe cambiare, aggiungendo degli aggettivi:

“Mentre torna alla sua piccola casa, Claudio pensa che in qualche modo intelligente deve rivedere Elisa. Così, decide di tornare ogni sera alla stessa ora all’affollato supermercato, per provare a incontrare di nuovo l’unica e favolosa donna che ha amato veramente in tutta la sua vita avventurosa.”

Scegline poi un altro e invitali a fare lo stesso. Per esempio, questo:

“Elisa mette la spesa nelle buste ed esce dal supermercato. Claudio, con le bottiglie di vino in mano e la testa piena di ricordi, osserva la ragazza andare via.”

Questo esercizio ti permette anche di far ragionare i tuoi studenti sulla posizione dell’aggettivo nella lingua italiana.

Compiti per lezione 7:

  • ascoltare il capitolo 6 dell’ebook
  • proseguire la produzione scritta dell’elaborato

Lezione 7: fissare i concetti

Questo capitolo ti permette di fare il punto della situazione. Siamo al “giro di boa”: gli studenti hanno già alle spalle la prima metà del corso, hanno incamerato diversi concetti e forse è il caso di fare una piccola verifica.

Alla fine del capitolo, compare un nuovo esercizio sulle preposizioni. Inoltre, il testo presenta molti aggettivi da individuare e, nella prima parte, ci sono diversi riferimenti temporali che potrebbero essere sostituiti con degli avverbi di frequenza. Ecco un estratto, per farti capire meglio:

“Passano i giorni e alle 6 Claudio è sempre lì, in quel supermercato.
Fa lo stesso giro ogni volta, mette poche cose nel carrello, osserva le altre persone e va a pagare.
Tutte le sere.
Sono già due settimane che non esce con una ragazza, i suoi pensieri sono solo per Elisa.
“Forse non viene più”, pensa a volte demoralizzato.
È diventato quasi una celebrità tra i clienti abituali. Le signore anziane ormai sanno chi è e parlano solo di lui, di quel bel ragazzo triste che cerca disperato la donna dei suoi desideri.”

Potresti proporre agli studenti un esercizio di sostituzione delle parole evidenziate, usando uno dei seguenti avverbi di frequenza: raramente, mai, sempre, di solito, frequentemente, abitualmente, saltuariamente…

Infine, ti faccio notare che il capitolo è scritto al presente: perché non proponi alla classe di trasformarlo al passato?

In questo modo, avresti ripassato con loro ciascun tema visto in precedenza e – mentre la storia prosegue – avresti stimolato la loro memorizzazione, in un modo per nulla invasivo.

Mi raccomando: ricorda sempre ai tuoi studenti di lavorare sul testo tematico di cui abbiamo parlato prima, che dovranno presentare nell’ultima lezione.

Compiti per lezione 8:

  • ascoltare il capitolo 7 dell’ebook
  • ripassare “Mi piace” e “Mi interessa”
  • fare un piccolo esercizio (facoltativo)

Lezione 8: esprimere interesse

Il capitolo 7 dell’ebook parla di un buffo equivoco. Alla fine del capitolo, c’è un esercizio di tipo “cloze test”, in cui cioè lo studente dovrà riempire gli spazi vuoti in una frase con una parola. In questo caso, ci sono delle opzioni possibili e una di queste è “interessano”, che apre il tema di come esprimere interesse in italiano.

Oltre alle più consuete formule come “Mi piace” (per altro, per nulla semplice per studenti stranieri), esiste anche “Sono interessato a…” oppure “Mi interessa…”. Arrivati a questo punto del corso, potrebbe essere considerato di valore per gli studenti apprendere formule complesse come queste, fondamentali per lo scopo (ahimè, in italiano non esistono alternative più semplici per esprimere interesse!).

Il nostro suggerimento è quello di mettere tutto nero su bianco (anzi, meglio se colorato!) in una manciata di slide che chiarifichino per bene l’uso di queste espressioni.

Infine, per la parte di conversazione, puoi invitare gli studenti a creare tre frasi per esprimere interesse rispettivamente con “Mi piace”, “Mi interessa” e “Sono interessato/a a…”

Compiti per lezione 9:

  • ascoltare il capitolo 8 dell’ebook

Lezione 9: l’importanza della comunicazione

Eccoci alla fine di questa storia fresca e divertente. Nell’ultimo capitolo, il finale apre diverse possibili discussioni. Ma prima, siamo sicuri che i tuoi studenti avranno molte domande per te. Per esempio, in un passaggio compare l’espressione “Non mi interessa!” che tu hai spiegato nella scorsa lezione. Per permettere ai tuoi studenti di usare le nuove espressioni che hai da poco insegnato loro a un livello più complesso, perché non prepari alcune domande come queste:

“La storia ti ha interessato?” – “La storia era di tuo interesse?” – “Ti è piaciuta la storia?” – “Ti è piaciuto il personaggio di Claudio?” – “Ti è piaciuto il personaggio di Elisa?” – “Quale personaggio ti è piaciuto di più?” – “Quale aspetto della storia ti ha interessato di più?”

Queste domande, ti permetteranno non solo di far fare pratica ai tuoi studenti, ma anche di dare una degna conclusione alla lettura collettiva appena terminata.

Come potrai notare, lezione dopo lezione, il tuo ruolo di guida sarà sempre meno visibile perché – con il passare del tempo – il corso avrà acquisito un nuovo importante valore per i tuoi studenti: quello relazionale. I partecipanti avranno auspicabilmente imparato a conoscersi e, soprattutto, a interagire e comunicare tra loro in italiano. Lascia loro tutto lo spazio necessario per esprimersi, perché questa libertà darà loro sicurezza e consapevolezza dei progressi fatti.

Compiti per lezione 10:

  • completare l’elaborato scritto
  • inviare l’elaborato all’insegnante (se lo reputi necessario)

Lezione 10: presentazione dell’elaborato

Siamo arrivati all’ultima lezione di questo dettagliato corso di italiano online per stranieri livello A2, iniziato qui. Gli studenti oramai si sentiranno parte di un gruppo, avranno acquisito confidenza e vorranno fare qualcosa di speciale per concludere il percorso fatto insieme. Per questo, ti suggeriamo di lasciare loro quanto più spazio di questa lezione ti sia possibile. È questo il loro tempo, quello della produzione orale attraverso l’esposizione della loro produzione scritta.

Ti suggeriamo di procedere nel seguente modo, per riuscire a coinvolgere tutti e a non escludere nessuno. Chiedi a ciascuno studente di leggere il proprio testo agli altri, lentamente. Mentre lo studente di turno legge, gli altri sono invitati ad appuntarsi una domanda legata alla storia appena ascoltata.

Un consiglio: chiedi agli studenti di inviarti l’elaborato con largo anticipo, in modo che tu possa inviare privatamente a ciascuno le correzioni grammaticali del proprio testo e creare una presentazione con i loro elaborati corretti. Questo ti permetterà – in fase di lezione – di concentrarti sul contenuto, piuttosto che sulla forma.

Una volta che tutti gli studenti avranno esposto la propria storia, è il momento delle domande. L’obiettivo è quello di arrivare ad avviare tra i partecipanti delle conversazioni spontanee, seppur guidate, dato il livello.

Cosa ne pensi?

Se mi hai seguito fin qui, ti sarai sicuramente fatto o fatta un’idea su cosa può funzionare o meno con i tuoi studenti. Ti andrebbe di farmelo sapere in un commento? C’è qualche lezione che ti sembra particolarmente interessante? C’è qualcosa che cambieresti o che “non ti torna”?

Prima di salutarti, ti lascio qualche utile link:

Prima parte | Ebook “L’amore ai tempi del supermercato” | Ebook di tutti i livelli | Lascia un commento

A presto!

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Livello A2: Realizzare un corso di italiano online con un ebook

Aprile 9, 2021 by itxstra

Questo è un articolo molto pratico: un dettagliato programma per strutturare un corso di italiano online basato su uno degli ebook disponibili sul catalogo di EasyReaders.org.

Abbiamo scelto “L’amore ai tempi del supermercato” di Michela Guida ed Emanuele Stefanori, un testo scritto e pensato per studenti di italiano come lingua straniera di livello A2. La versione audio del libro è disponibile gratuitamente su SoundCloud.

Abbiamo suddiviso il corso in 10 lezioni, ciascuna della durata non inferiore ai 30 e non superiore ai 60 minuti, immaginando un numero di partecipanti compreso tra 5 e 10.

Ogni paragrafo corrisponde a una lezione e, tra una lezione e l’altra, abbiamo provveduto a fornire idee per assegnare compiti agli studenti.

Ogni lezione è pensata per sviluppare tutte le competenze linguistiche: ascolto, lettura e produzione orale (in alcuni casi anche scritta). Abbiamo cercato di prediligere lo spazio legato alla discussione, ma senza trascurare la grammatica.

Gli aspetti grammaticali che verranno “coperti” dal corso sono: gli avverbi di frequenza, le preposizioni, il tempo presente e il tempo passato (indicativo imperfetto), la concordanza degli aggettivi.

Prerequisiti

Siamo sicuri che tu conosca bene i prerequisiti affinché tutto proceda senza intoppi, ma forse è sempre bene fare un piccolo ripasso insieme:

  1. Scegli la piattaforma che ti è più congeniale e invia istruzioni dettagliate su come effettuare l’accesso, con largo anticipo. Non dare mai nulla per scontato.
  2. Informa gli studenti che verrà dato loro lo spazio per presentarsi, in modo tale che i più timidi possano prepararsi e che sia più facile rompere il ghiaccio. Potresti dare loro un compito specifico (ma semplice) come, ad esempio, fare una foto al loro supermercato preferito.
  3. Fornisci ai tuoi studenti il link per acquistare l’ebook su cui si basa il corso. Non è obbligatorio, ma sicuramente sarà di grande supporto per loro.

Lezione 1: il contesto e la verifica del livello A2

Bene, ora passiamo al contenuto della prima lezione. Prima di tutto, ti suggeriamo di preparare una tua breve presentazione, utilizzando delle fotografie personali, ad esempio della città in cui vivi o della tua casa e, soprattutto, del tuo supermercato preferito.

Chiedi poi agli studenti di fare lo stesso: raccontare qualcosa di sé e mostrare poi la foto del loro supermercato. Se il gruppo è ristretto, puoi chiedere a ciascuno di avviare un breve condivisione del loro schermo per mostrare agli altri la foto; ma se il gruppo è più numeroso o se vuoi evitare intoppi, chiedi loro di inviarti la foto prima della lezione e inserisci tu tutte le foto in una presentazione. Gli studenti si sentiranno coinvolti e saranno più motivati a prendere parola.

A questo punto, avrai introdotto il tema del supermercato, che è il luogo dove si svolge la storia che leggerete insieme nel corso delle 8 lezioni centrali (la prima e l’ultima svolgono l’importante funzione di apertura e di chiusura del corso).

In base al tempo che ti rimane a disposizione, puoi approfondire il tema del supermercato con ulteriori immagini e informazioni circa il funzionamento e le caratteristiche dei supermercati italiani.

Compiti per lezione 2:

  • ascoltare il capitolo 1 dell’ebook
  • ripassare i vocaboli della casa

Lezione 2: la casa e il racconto di sé

Per prima cosa, ti suggeriamo di iniziare chiedendo agli studenti se hanno ascoltato la registrazione del primo capitolo e quante volte è stato necessario farlo prima di comprenderne il senso.

Poi, puoi iniziare la lettura del testo, mettendo in condivisione il tuo schermo oppure chiedendo a ciascuno di visualizzare la propria copia dell’ebook “L’amore ai tempi del supermercato” sul proprio. L’ideale è procedere “da punto a punto”: a turno, ogni studente legge una frase, compreso l’insegnante. N.B. Il primo capitolo è scaricabile gratuitamente qui.

A questo punto, puoi passare alle “parole difficili”: chiedi loro se ci sono delle parole che non hanno capito e, in caso tutto sia chiaro, fai tu delle verifiche. Per esempio, nel glossario di questo capitolo ci sono ottimi spunti di riflessione: la parola “biglietto” nel testo ha un certo significato, ma potresti insegnare ai tuoi studenti che in italiano questa parola si usa anche in molte altre occasioni, come un “biglietto di auguri” oppure un “biglietto del treno”. Poi c’è la parola “dongiovanni”, che apre a interessanti discussioni. “Conoscete un dongiovanni?” o magari “Siete mai stati dei dongiovanni?”.

Dopo aver rallegrato l’atmosfera, si può passare al cuore della lezione, passando dalla storia al tema didattico vero e proprio. Il protagonista, infatti, vive in un “loft” di Roma, un tipo di casa piuttosto particolare. Da questo spunto, potresti introdurre il tema della casa, realizzando delle slide con immagini che rappresentano diversi tipi di case che si trovano in Italia: l’appartamento, la villetta a schiera, la villa di campagna, la casa padronale, il loft… Chiedi ai tuoi studenti qual è la loro casa preferita e in quale tipo di casa vivono attualmente. Senz’altro ognuno di loro saprà fornirti una risposta.

Compiti per lezione 3:

  • ascoltare il capitolo 2 dell’ebook
  • ripassare gli avverbi di frequenza
  • fare un piccolo esercizio (facoltativo)

Lezione 3: le abitudini e gli avverbi di frequenza

Come prima, comincia col verificare che gli studenti abbiano fatto i compiti: ascoltare il secondo capitolo dell’ebook, ripassare gli avverbi di frequenza. Poi, proponi di leggerlo insieme: puoi procedere con turni di parola come la volta precedente, oppure puoi invitare uno o due studenti a dividere la lettura su due turni. In tal caso, dovrai essere bravo o brava, successivamente, ad attribuire altri piccoli compiti agli studenti che non sono stati coinvolti attivamente nella prima parte della lezione.

In questo capitolo il protagonista va a fare la spesa, perché si è ricordato di avere il frigo vuoto. Sembra farlo senza una particolare pianificazione, in linea con il suo stile di vita liberale. Partendo da questa considerazione, potresti sviluppare una discussione sul tema delle abitudini, proponendo ai tuoi studenti domande come queste:
“Quando vai a fare la spesa?”- “Quante volte a settimana mangi carne?” – “Quanto spesso ceni (o cenavi) al ristorante?”

Domande simili ti permettono di utilizzare gli avverbi di frequenza: mai, spesso, sempre, di solito, raramente e così via. Potresti realizzare una o più slide dove queste parole siano ben visibili e poi proporre diverse versioni associate a un’immagine diversa: il supermercato, la farmacia, il parco, il mare, la montagna, un negozio di vestiti… L’obiettivo, come avrai capito, è quello di lasciare che i tuoi studenti compongano frasi semplici in cui raccontano agli altri le loro abitudini.

Compiti per lezione 4:

  • ascoltare il capitolo 3 dell’ebook
  • ripassare le preposizioni
  • fare un piccolo esercizio (facoltativo)

Lezione 4: le preposizioni e le opinioni

Oramai ti sarà chiaro il meccanismo: in vista di ogni nuova lezione gli studenti hanno il compito di prepararsi al capitolo che verrà letto insieme, ascoltando la registrazione audio disponibile gratuitamente online.

Il capitolo 3 dell’ebook “L’amore ai tempi del supermercato” è davvero coinvolgente. La scena di svolge da un reparto all’altro e nel lettore si crea una certa tensione. Alla fine del capitolo c’è un utile esercizio sull’uso delle preposizioni, che ti suggeriamo di utilizzare per la parte grammaticale della lezione.

Oltre a essere piuttosto interessante, questo capitolo è anche un po’ complesso dal punto di vista della sintassi. Il tema delle preposizioni, poi, mette sempre gli studenti piuttosto in crisi, quindi probabilmente in questa lezione ti rimarrà poco tempo per la conversazione.

Per tale fase, puoi fare ai tuoi studenti una domanda semplice: “Secondo te, chi è la ragazza che Claudio ha riconosciuto?”. Sarà divertente ascoltare le ipotesi degli studenti, che non saranno troppo complicate da formulare (dopo la fatica spesa sul tema delle preposizioni!): es. “Secondo me lei è…”.

A questo punto, oltre ai soliti compiti di ascolto, puoi invitare gli studenti a produrre un breve elaborato scritto su un tema legato all’ebook che state leggendo. Ad esempio, il tema dell’incontro può essere utile e interessante. Se vuoi, dai loro delle domande guida oppure lasciali completamente liberi: possono raccontare una vicenda personale oppure una storia successa ad altri. Non dovranno consegnarti l’elaborato la volta successiva, ma entro l’ultima lezione.

Compiti per lezione 5:

  • ascoltare il capitolo 4 dell’ebook
  • ripassare il tempo imperfetto e fare un piccolo esercizio
  • iniziare a scrivere un testo sul tema “l’incontro”

Lezione 5: la narrazione al passato

In questo punto la storia si sviluppa su due livelli: il presente del supermercato e il passato (imperfetto) dei ricordi di Claudio. Potresti dividere gli studenti in tre gruppi : i lettori, gli “addetti al passato” e gli “addetti al presente”.

Mentre i lettori procedono nella lettura su turni di parola, gli altri studenti dovranno individuare rispettivamente tutti i verbi al passato imperfetto e tutti i verbi al presente. Dopo aver verificato che nessun verbo manchi all’appello, puoi iniziare la fase di conversazione.

Questo capitolo offre diversi spunti, alcuni più semplici e alcuni più delicati. Ad esempio, c’è il tema del primo amore, ma potrebbe risultare scomodo per qualche studente riservato. Oppure, c’è il tema del cinema. Potresti, ad esempio, chiedere loro di raccontare la prima o l’ultima volta che sono andati al cinema. L’obiettivo è di sviluppare una breve narrazione al passato.

Naturalmente, alcune volte gli studenti potranno usare l’indicativo imperfetto e altre invece dovranno usare il passato prossimo. Prendi appunti mentre parlano e – dopo averli lasciati finire – scrivi le frasi da correggere nella chat di gruppo e proponi una correzione/riflessione collettiva.

Compiti per lezione 6:

  • ascoltare il capitolo 5 dell’ebook
  • ripassare l’aggettivo
  • fare un piccolo esercizio (facoltativo)

Cosa ne pensi?

Hai appena concluso la prima parte di questo dettagliato corso di italiano per stranieri di livello A2 basato sull’ebook “L’amore ai tempi del supermercato“. Lascia un commento per farci sapere cosa ne pensi e poi prosegui la lettura della seconda parte!

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Come insegnare italiano online in modo efficace? Un segreto c’è… anzi, tre.

Marzo 31, 2021 by itxstra

Questo non vuole essere uno dei soliti articoli che ti spiegano come insegnare italiano online. Non sarà come una delle migliaia di “guide” che sono spuntate come funghi sul web, da quando è iniziata la pandemia.

Vorrei invece provare a fare una riflessione con te, mettendo sul piatto la mia esperienza come insegnante di italiano online da ben prima che la didattica di tutto il mondo si spostasse sulle piattaforme digitali. Il mio obiettivo è mostrarti che, forse, noi insegnanti non abbiamo bisogno di nuovi manuali, ma solo di un po’ di buon senso.

Il primo segreto per insegnare online: prepara i tuoi studenti

Questo punto, secondo me, è tanto fondamentale quanto spesso viene dato per scontato.

Premetto di avere trent’anni, un’età che mi rende parte di quella categoria di “nativi digitali” o “Millenials” qual dir si voglia, a cui si aggiunge un background come lavoratrice digitale abituata a viaggiare con il portatile sottobraccio.

Ebbene, dall’alto delle mie (presunte) competenze digitali, ammetto di aver accusato un evidente senso di spaesamento la prima volta che sono stata letteralmente “buttata” in una stanza di Zoom.

Si trattava di un colloquio per insegnanti di italiano che volevano collaborare con una nota università del nord Italia, anticipato da scarse informazioni per parteciparvi. Mi sono ritrovata in una videochiamata con sconosciuti che, con video attivo e nome-cognome in bella vista, rimanevano zitti… Come me, non avevano idea di cosa avrebbero dovuto fare. Quando sono poi stata “ri-buttata” in un’altra stanza, mi sono sentita un po’ a disagio (per non dire un po’ innervosita) dalla fredda accoglienza. Inutile raccontarti l’epilogo di questa fallimentare comunicazione lavorativa dell’era digitale.

Il punto è: se mi sono sentita così, nonostante le mie competenze e le risorse a mia disposizione, come potrebbe sentirsi uno studente straniero che si approccia a un nuovo corso di italiano online? Non sto parlando necessariamente di una questione legata all’età anagrafica, mi riferisco a un problema di chiarezza.

Un insegnante, proprio per via del suo ruolo, dovrebbe essere in grado di preparare lo studente allo strumento che ha scelto di utilizzare per realizzare il corso di lingua online.

Una email chiara, prima dell’incontro, è sufficiente: basterebbe scriverci, per esempio, che è consigliabile utilizzare degli auricolari per evitare l’eco, che è possibile modificare la visualizzazione del video attraverso le impostazioni (sui siti delle varie piattaforme, ci sono spesso mini-video che spiegano come usarle), che sarà importante visualizzare la funzione della “chat” (io la uso moltissimo per scrivere le parole più difficili che uso mentre parlo, e tu?) e così via.

Il segreto per capire qual è la migliore piattaforma per insegnare online

Super spoiler: non esiste la migliore piattaforma per insegnare online. Piuttosto, esiste la migliore per te e per i tuoi studenti in una determinata situazione.

Ti faccio subito un esempio: io ora mi trovo molto bene con Zoom per le lezioni online individuali. I miei studenti possiedono il link alla mia “stanza” e sanno che dovranno sempre usare quello all’orario e nella data che abbiamo concordato. Ho dato loro una passcode e ho attivato la sala d’attesa, così da poterli ammettere quando sono pronta. Quando mi capita di avere due lezioni consecutive, un nuovo studente compare nella waiting room: ho tutto sotto controllo, in un unico posto. Inoltre, non sono obbligata a effettuare l’abbonamento al servizio, poiché non esiste limite di tempo per le lezioni one-to-one.

Ecco altri esempi: per le lezioni di gruppo, prediligo Google Meet, in quanto non prevede i limiti di tempo che ha Zoom e può essere collegato facilmente a Google calendar. Google Meet, tuttavia ha lo svantaggio di non poter mantenere il contenuto della “chat”, che si perde una volta chiusa la videochiamata. Questo non succede per esempio con Skype: ogni utente può ritornare sulla conversazione per visualizzarla e ripercorrere quanto accaduto in quel lasso di tempo. Con Zoom, la questione è ancora diversa: la chat può essere salvata in un file di testo. Io la trovo una funzione molto utile perché mi permette di copiare e incollare il contenuto nella mail di feedback che invio ai miei studenti, apportando le modifiche che reputo necessarie.

La morale? Fai tante prove sul funzionamento di ogni piattaforma con amici e familiari, prima di scegliere quella più adatta a te. Certo, tutti potrebbero decantare l’una o l’altra per le sue innumerevoli funzionalità… Tu prova invece a pensare a quelle che realmente ti serviranno.

Il segreto per essere un buon insegnante (anche) online

Infine, ti svelo l’ultimo segreto: pensa a te stesso, pensa a te stessa.

Intendo dire che dovresti prenderti cura di te sia come persona, sia come insegnante.

Come? Tanto per cominciare organizzando le lezioni in modo tale da avere una pausa tra una e l’altra, almeno di mezz’ora (ma ancora meglio, di un’ora). Quel tempo è fondamentale per compilare registri di qualsiasi tipo (io, per esempio, uso un’applicazione online che si chiama Trello, dove mi appunto il contenuto di ogni lezione dopo averla terminata) o per dare i compiti, mandare mail di feedback agli studenti, o anche solo per prenderti un caffè, sgranchirti le gambe, andare in bagno. Perché, se è vero che “tanto siamo in casa”, è anche vero che il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di una boccata d’aria ogni tanto.

Le mie riflessioni sul tema dell’insegnamento online per questa settimana sono finite, ma mi piacerebbe molto sapere quali sono le tue. Intanto che aspetto un tuo commento, ti ricordo che puoi leggere tutti gli altri articoli per insegnare l’italiano agli stranieri. Tempo fa, per esempio, ne ho scritto uno riguardo alle risorse web per imparare italiano, che potresti voler segnalare ai tuoi studenti.

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Libri italiani per stranieri: quale consigliare ai tuoi studenti?

Marzo 24, 2021 by itxstra

Nel corso dell’anno, mi capita spesso che diversi studenti mi rivolgano la stessa domanda: “Quale libro italiano posso leggere?”.

Va detto che, di solito, si tratta di studenti di livello intermedio, se non avanzato. In ogni caso, quando questo accade è facile cedere alle consuetudini ripetute da quella vocina che comincia a ronzare in testa. È la voce di uno dei tanti fantasmi degli insegnanti del passato che cominciano a elencare “I grandi classici”, “i libri italiani che bisogna aver letto per forza” altrimenti… non si sa bene che cosa accadrà.

Senza nulla togliere a Boccaccio, Manzoni o Calvino, proviamo un attimo a occuparci del contesto, prima di partire in quarta con titoloni di un passato più o meno lontano.

La prima cosa da fare, per rispondere alla domanda dello studente, è capire a cosa può essere interessato in quel momento della sua vita. Perché, diciamocelo, i libri ci parlano all’anima… Se e quando siamo disposti ad ascoltarli!

La seconda cosa da fare è… Aver già letto in prima persona il romanzo che ci accingiamo a consigliare. Va da sé che ne vale della nostra credibilità e del nostro futuro… Perché lo sappiamo benissimo che, non appena lo inizierà, lo studente vorrà discuterne con noi!

Ok, ora veniamo ai problemi. Primo, la scarsa conoscenza che possiamo avere dello studente che abbiamo di fronte (non è detto che la nostra relazione sia in una fase avanzata, magari siamo solo all’inizio). Secondo, la nostra scarsa conoscenza letteraria che, per quanto ampia, sarà sempre limitata dai nostri gusti e dalla nostra libreria.

La chiave per trovare il perfetto libro di italiano per stranieri

Ti voglio raccontare come ho risolto la questione, con un esempio, anzi una storia.

La protagonista di questa storia è M., una signora inglese sulla settantina, ex-insegnante in pensione e appassionata di letteratura. Ultimamente, M. si è riletta tutto l’Inferno della Divina Commedia! Sì, si è aiutata con il materiale messo a disposizione nella sezione “Italian Literature” di OnlineItalianClub.com, leggendo un canto al giorno.

Ma M. è piuttosto eclettica e in passato ha provato anche la narrativa contemporanea come “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale e “Mr Gwyn” di Alessandro Baricco. La verità? Il primo lo ha trovato troppo superficiale e il secondo troppo strano. Sì, M. non è una persona facile da accontentare in quanto a libri italiani per stranieri.

Così, ho fatto una ricerca basata maggiormente sulle sue esigenze di quel momento e cioè: qualcosa di leggero, ma concreto, possibilmente scritto da donne. Ho finito per consigliarle queste letture:

  • “Il mondo deve sapere” di Michela Murgia – perché durante le nostre lezioni abbiamo spesso usato video che la riguardano e perché questo romanzo fa una fotografia di un aspetto del mondo del lavoro dell’Italia di oggi.
  • “Biancaneve nel Novecento” di Marilù Oliva – perché so che M. è interessata alle vicende familiari e che potrebbe apprezzarne lo sfondo storico.
  • “Va dove ti porta il cuore” di Susanna Tamaro – per la vicinanza anagrafica con la voce narrante e perché il contenuto di questa profonda lettera ha una valenza universale, pur avendo riferimenti italiani.

Come ho fatto a trovare questi titoli?

Ci ho messo del tempo. Perché, alla fine, la chiave per trovare il perfetto libro di italiano per stranieri è sempre il tempo, come quello che tu adesso stai usando per leggere questo articolo.

Quale libro italiano consigliare a uno studente straniero (quando si ha poco tempo)?

Mettiamo caso che tu abbia davvero poco tempo e tanti, troppi studenti da accontentare. In tale situazione, una soluzione c’è ed è anche una buona soluzione.

Sul sito EasyReaders.org c’è un ampio catalogo di ebook scritti appositamente per studenti stranieri che stanno imparando la lingua italiana. Bada bene, non si tratta dei classici eserciziari di grammatica, ma di veri e propri romanzi scritti da autori italiani.

In realtà ti abbiamo già parlato sia degli “Easy Reader”, sia dei “Parallel Text”. Ma, come amava ripetermi sempre mia madre, repetita iuvant.

Ognuno di questi romanzi brevi è composto di otto capitoli, scritti in un italiano autentico e relativamente semplice: controlla il livello indicato sulla copertina e nel titolo del prodotto per capire quello più adatto al tuo studente o alla tua studentessa.

Le trame sono tutte diverse e piuttosto interessanti: c’è la storia di una coppia di parrucchieri che conosce i segreti di tutti i loro clienti, c’è un giallo che coinvolge due commensali e un delitto da risolvere, c’è una vicenda ambientata nell’Italia del 1946, quando Marcella può andare a votare per la prima volta…

Ogni romanzo del tipo “Easy Reader” è accompagnato da domande di comprensione, ma soprattutto dalla registrazione audio, come un audiolibro.

Ogni versione della storia del tipo “Parallel text” è scritta in modo speculare: da un lato c’è la versione in italiano, dall’altro la traduzione in inglese.

Non so quale sia il perfetto libro di italiano per i tuoi studenti, ma so che mi piacerebbe tanto sapere cosa ne pensi di queste idee.

PS.

Questa settimana ci sono i saldi di primavera, quindi tutti gli ebook sono scontati del 20%! Basta usare il codice Spring-Sale-2021 sullo shop online… dillo ai tuoi studenti.

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Risorse web per imparare italiano? Ecco le migliori secondo noi

Marzo 14, 2020 by itxstra

da Barbara Bassi

Quali risorse offre il web per l’apprendimento dell’italiano? Ecco le migliori (secondo noi)

Insegnare italiano è una sfida tanto quanto l’apprendere l’italiano come lingua straniera. Sì, perché non basta conoscere grammatica, sintassi e cultura, ma bisogna anche saperle trasmettere nel modo giusto e con gli strumenti giusti. Per questo motivo gli insegnanti di italiano a stranieri come voi sono sempre alla ricerca di risorse da usare durante le proprie lezioni, specialmente quelle gratuite messe a disposizione del web. Come fare a barcamenarsi tra le numerose app, i diversi siti e i tanti documenti digitali in cui ci si può imbattere cercando risorse online per insegnare italiano? Ci pensiamo noi con questa lista delle migliori fonti di materiali utili, utilissimi per l’apprendimento dell’italiano.

Duolingo: l’app per imparare italiano

Al primo posto ecco Duolingo, l’app per imparare una lingua straniera che è probabilmente la più conosciuta al mondo. L’avete mai usata? Ve lo consigliamo vivamente. Si tratta di uno strumento molto intuitivo, ricco di esercizi ludici che sono l’ideale per chi è alle prime armi con una lingua straniera. Si procede per obiettivi con test che portano a raggiungere premi che sbloccano altri livelli di esercizio. Si possono impostare obiettivi giornalieri e decidere quali argomenti affrontare ogni volta. La cosiddetta user experience di Duolinguo è molto efficace: porta a ragionare sulle proprie azioni e a risolvere gli eventuali problemi o le difficoltà emerse durante l’apprendimento. Tra le tante lingue disponibili, c’è ovviamente anche l’italiano.

Le conversazioni in italiano su SoundCloud

SoundCloud è un servizio di streaming musicale e di podcast completamente gratuito, dove chi lo desidera può caricare contenuti audio autentici. Noi di Imparareonline abbiamo il nostro profilo da tempo, ricchissimo di materiale audio utile all’apprendimento dell’italiano. Si tratta di conversazioni tematiche (es. alla fermata del bus, in stazione, al ristorante o al bar) tra italiani che vivono in Italia. Ci sono anche episodi in cui viene letta una storia in italiano (per esempio gli episodi che parlano del gatto Dante sono seguitissimi!) ricca di espressioni idiomatiche e colloquiali. Molti dei nostri insegnanti usano queste registrazioni come compiti da dare ai loro studenti, che ne sono sempre molto entusiasti.

Gli esercizi di grammatica italiana di Loescher Editore

I nostri colleghi di Italiano Facile hanno fatto un ottimo lavoro, raccogliendo una serie di schede di grammatica a loro volta tratte dal sito web di Loescher Editore. Queste schede presentano sempre due pagine: nella prima è spiegata una regola grammaticale della lingua italiana, nella seconda ci sono degli esercizi per applicarla. Sì, è vero, questi sono un po’ datati ma agli studenti piace sempre molto impegnarsi nella sfida di riuscire a completarli, specialmente quando possono consultare la teoria e contare sull’insegnante per eventuali dubbi.

Le letture graduate e i Parallel text

Sul nostro sito easyreader.org sono disponibili decine e decine di ebook per imparare italiano. Il loro costo è decisamente contenuto ed è possibile scaricare gratuitamente alcuni capitoli di prova. Altri testi (interi!) sono addirittura gratuiti, come prova per voi. Trattandosi di libri in formato digitale, sono perfetti da condividere anche con studenti che vivono dall’altra parte del mondo, a cui si fa lezione via Skype. Il fatto che si tratti di storie rende tutto più interessante: li si può utilizzare a lezione e poi lasciare come compito la loro prosecuzione fino a un certo capitolo, da discutere insieme la volta successiva.

Mondadori Education per insegnanti di italiano

Se siete alla ricerca di esercizi nuovi, freschi di attualità, allora il sito web di Mondandori Education è quello che fa per voi. Oltre alla sezione riservata agli studenti – dove possono trovare diversi libri da acquistare (prima però la date un’occhiata anche ai nostri, vero?) – ci sono anche le risorse per gli insegnanti. Sono divise per livello (A1, A2, B1, B2, C1, C2) e poi per tipologia di materiale (ci sono gli esercizi di grammatica, di lessico, di ascolto e le prove complete). Io uso spessissimo questi file con i miei studenti di ogni livello, anche se devo ammettere che qualche volta troviamo alcuni errorini. Il bello è che ne discutiamo insieme e riusciamo sempre ad arricchire la nostra lezione con approfondimenti linguistici interessanti.

Ecco fatto, vi abbiamo segnalato quelli che secondo noi sono le migliori risorse per imparare l’italiano disponibili sul web oggi. Siamo stati trasparenti come piace a noi, felici di citare i nostri competitor di valore. Se voleste ricevere altri aggiornamenti come questo, vi invitiamo a iscrivervi alla nostra newsletter, assicurandovi che per noi la qualità viene sempre prima di tutto.

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Easy Readers o Parallel Text? Facciamo chiarezza…

Febbraio 21, 2020 by itxstra

da Barbara Bassi

Molti di voi già conoscono il portale Easy Readers, un e-commerce pieno di risorse utili sia a studenti che a insegnanti di italiano per stranieri. In questo “Paese dei Balocchi” per chi ha bisogno di una guida all’insegnamento o all’apprendimento, si possono trovare due diverse tipologie di prodotti (oltre, naturalmente alle lezioni online). Si tratta dei cosiddetti Easy Readers (sì, lo sappiamo: il nome è lo stesso del sito e presto capirete perché) oppure dei più specifici Parallel Text.

I primi sono dei libri di facile lettura, easy per l’appunto. Attenzione, però: la facilità non consiste nella banalità della storia, quanto nella struttura dell’edizione, costruita appositamente per accompagnare il lettore nella comprensione delle parole difficili attraverso domande-chiave e grazie a una preziosa nota lessicale proposta in modo graduale (niente a che vedere con le pesanti “appendici lessicali” che si trovano in fondo a certi libri, completamente decontestualizzate dalla narrazione).

I Parallel Text sono invece storie che offrono una traduzione speculare, presentando quindi due versioni parallele del testo: per esempio, una in inglese e l’altra in italiano. Ogni riga è numerata per mantenere il lettore focalizzato su un certo concetto e permettergli di fare confronti in modo intuitivo.

Quando è meglio usare un Easy Reader e quando un Parallel Text?

Questa è una domanda che un bravo insegnante potrebbe porsi. Chi infatti ha a cuore i propri studenti sa che non si può proporre loro esercizi o libri di testo senza una certa logica. Ogni libro è diverso così come lo sono gli studenti, che hanno diversi interessi e gradi differenti di sviluppo delle diverse tipologie di intelligenza esistenti.

Ecco che quindi un Easy Reader risulterà ideale a insegnare una lingua a un principiante, attraverso la tecnica dello storytelling. Questa metodologia immersiva e situazionale risulta molto migliore rispetto a quelle più tradizionali e decontestualizzate (es. una lista di parole da memorizzare, senza comprenderne l’uso effettivo). Un Easy Reader si presta bene per un utilizzo didattico che gioca su più competenze: quella di ascolto (prestate la vostra voce allo studente, leggendo per lui il testo), di lettura, di scrittura (per rispondere alle domande indicate nel testo), di ragionamento, di comprensione della storia.

Un Parallel Text, invece, è più indicato per chi ha già una certa padronanza con la lingua e desidera affrontare una lettura per il puro piacere fruitivo, senza troppi sforzi di comprensione. Per procedere senza intoppi, il lettore potrà aiutarsi con la traduzione e – senza rendersene conto – assimilare vocaboli ed espressioni dapprima sconosciute. Questo è quello che accade grazie alla sensazione di piacere provocata da una certa attività: l’energia generata dallo sforzo compiuto in autonomia permette una memorizzazione più efficace, anche perché viene privata dalla consapevolezza dell’apprendimento e quindi da quei blocchi involontari che si generano di fronte all’ignoto.

Vi ricordiamo, infine, che sia gli Easy Readers che i Parallel Text presenti sul nostro e-commerce sono stati classificati secondo un certo livello del Quadro Europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue. Se state già pensando a chi – tra i vostri studenti – potrebbero interessare questi libri, siete davvero dei bravi insegnanti.

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Come usare un Parallel Text per insegnare italiano a tutti i livelli

Febbraio 11, 2020 by itxstra

da Barbara Bassi

Per chi non lo sapesse (cosa più che lecita) un Parallel Text è un libro che racconta una storia divisa in due: da una parte c’è la sua versione in una lingua, dall’altra parte la sua traduzione in un’altra lingua. Normalmente le pagine sono speculari e la comprensione della traduzione è guidata attraverso la numerazione delle righe. Sul nostro sito Easy Readers trovate diversi esempi di Parallel Text, dove in copertina sono riportate le “bandierine” che segnalano le due lingue in cui è scritta la storia.

Lo so a cosa state pensando. Che la traduzione è il livello più alto di comprensione di una lingua.
E avete ragione! Sì, perché non si tratta solamente di saper comunicare un’esigenza contingente e immediata, ma di riflettere sul modo migliore per esprimere un concetto, tenendo conto del contesto originario, sia storico che sociale.

Sì può pertanto dire che un Parallel Text sia adatto solamente a studenti avanzati, appassionati di glottologia e di antropologia, con una buona cultura generale? Nì.
La verità è che ci sono altri usi offerti da questa tipologia di libro, applicabili perfettamente a uno studente principiante o intermedio.

Pensate per esempio di voler inserire il vostro volenteroso studente nel contesto di una certa storia, mettiamo quella di “La sorpresa”, un ebook che parla di un imprevisto nella vita di coppia di due giovani italiani. Prima di riempire la testa del vostro povero studente straniero con un’infinità di vocaboli inaspettati (se è all’inizio del suo percorso, potrebbe conoscerne appena una ventina), sarebbe meglio indirizzarlo verso un certo ambito in cui potersi muovere grazie alle sue capacità logiche.

Prediamo la pagina di esempio scaricabile gratuitamente: dopo aver letto interamente la versione in inglese, lo studente potrà ritornare alla versione italiana, analizzandola riga per riga (è facile: ci sono i numerini).
A questo punto potreste chiedergli di indovinare il significato del verbo “adorare” tratto dalla frase “Davide adora uscire la sera” alla riga 6. Per lo studente sarà più facile capire che quel verbo ha un significato positivo, poiché già conosce quella parte della storia.

Potreste anche approfittarne per introdurre un approfondimento sulla traduzione di “to love”, proponendo altri contesti legati al tema dell’amore (sì, lo so, con questo si potrebbe andare avanti all’infinito).

Se invece il vostro studente è di livello intermedio, allora potreste invitarlo al dialogo attraverso domande del tipo “Cosa ne pensi delle relazioni a distanza?”, naturalmente dopo avergli fatto leggere sia la versione inglese, sia quella italiana e avergli chiarificato le parole o le strutture di più difficile comprensione. Insomma, a partire da una semplice pagina – se non di una sola riga – potreste costruire un’interessante lezione su un argomento su cui senza dubbio chiunque ha molto da dire!

Vi ricordiamo che i Parallel Text disponibili sullo shop di Easy Readers sono suddivisi per livello, in modo tale da poter essere utilizzati in autonomia dai vostri studenti. Qualora decidiate di usarli durante le vostre lezioni, allora si dà il via libera alla creatività! Giocate con i Parallel Text, divertitevi a estrapolare tutte le loro potenzialità. È anche in queste abilità che si riconosce un buon insegnante.

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Che cos’è Easy Readers e perché è un’ottima idea!

Febbraio 4, 2020 by itxstra

di Barbara Bassi

Ogni volta che i miei studenti di italiano mi chiedevano consigli su un buon libro da acquistare per esercitarsi a casa volevo sparire. Mi veniva in mente la prima volta in cui mi sono ritrovata a rispondere a quella richiesta, finendo disgraziatamente col consigliare l’acquisto del primo manuale che mi era capitato sottomano.

Attirata dai colori sgargianti e dalla grafica accattivante del volume, mi resi presto conto di aver preso un grosso granchio. Quel libro non era adatto alla mia studentessa, che cercava qualcosa di stimolante intellettualmente, in linea con i suoi interessi e con la rapidità di apprendimento che caratterizza gli universitari.

Non andò meglio cercando sul web, Amazon in primis. Lì la scelta è troppo ampia e il rischio di cadere nel medesimo errore di acquistare un libro inadatto alle esigenze specifiche dello studente è troppo alto.

Serve una guida, ma non qualcuno che abbia provato un determinato manuale e lo abbia trovato efficace per sé, bensì un punto di riferimento che contenga i migliori libri di italiano disponibili sul mercato. Magari scritto da qualcuno che appartiene al settore da anni, qualcuno di esperto insomma.

Che cos’è Easy Readers, in breve

Un bel giorno sono atterrata su un sito chiamato Easy Readers, mentre esploravo le risorse per gli insegnanti messe a disposizione dalla scuola con cui collaboro. Dopo un rapido sguardo ai prodotti disponibili su questo e-commerce, ho sorriso e tirato un sospiro di sollievo.

Su questa piattaforma web, curata da qualificati insegnanti di lingua, ho trovato una ricca varietà (ma non infinita da non capirci più nulla) di ebook in italiano specifici per stranieri, con diversi livelli di difficoltà.

Se si fa clic su ciascun prodotto, si apre subito una chiara descrizione del contenuto del libro, con la possibilità di scaricarne un estratto gratuitamente per vedere davvero di cosa si tratta.

Anche il formato è chiaramente indicato sotto ogni prodotto: non dovrete preoccuparvi che i vostri studenti abbiano o meno un lettore di ebook, perché tutti i libri sono sempre anche in formato pdf.

Ma il vero valore aggiunto che, secondo me, detengono questi Easy Readers è la loro autenticità. Ogni libro è scritto da italiani appassionati della propria lingua, attenti a renderla comprensibile a chi la sta imparando ma senza cadere nella didattica pedante.

Si tratta, infatti, di storie verosimili: frutto della fantasia degli autori ma molto vicine alla realtà del lettore.

Per aiutarlo nella comprensione, i testi sono scritti in modo da non stancare l’occhio, con frasi brevi e significative. In calce a ogni pagina, c’è poi una piccola appendice lessicale che chiarifica la situazione e arricchisce il vocabolario. Non mancano domande per guidare la comprensione, utili ma non indispensabili a proseguire autonomamente nella lettura.

A questo punto vi starete chiedendo quanto costa tutto ciò e probabilmente rimarrete soddisfatti della risposta. Sì, perché ce n’è davvero per tutte le tasche, anche se in generale i prezzi sono decisamente contenuti. Pensate che alcuni libri costano la bellezza di… Zero. Un ottimo inizio per vedere come va, non trovate?

Ps. Una cosa è certa, finalmente non ho più paura della fatidica domanda “Quale libro mi consiglieresti per imparare l’italiano?”. Ora so esattamente dove trovare la risposta.

Catalogo con collegamenti ai campioni gratuiti

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Quando Easy Italian News salva la lezione (e perché)

Gennaio 28, 2020 by itxstra

di Barbara Bassi

Uno degli aspetti che non avevo considerato quando ho iniziato a lavorare come insegnante di italiano per stranieri è il fatto che non mi sarei dovuta occupare solo di lingua. Certo, i miei studenti vogliono imparare la morfologia e la sintassi della lingua italiana, vogliono arricchire il loro vocabolario ascoltandomi parlare e vogliono diventare più fluenti provando a conversare. Ma c’è di più.

Il punto è che non sono più bambini che possono sorprendersi con poco, a cui le cose più interessanti del mondo sono ancora ignote. No, gli studenti di italiano sono adulti, grandi e vaccinati. Conoscono bene il loro mondo e provano una forte curiosità verso quello italiano, in cui non sono cresciuti e la cui cultura trovano affascinante. Sono interessati alle notizie di attualità, hanno le loro idee politiche e hanno una gran voglia di confrontarsi con il loro interlocutore madrelingua. Vogliono raccontare e raccontarsi, perché sulle loro spalle il bagaglio di esperienze è grande.

Personalmente trovo tutto questo non solo di una ricchezza inestimabile, ma anche molto stimolante per poter costruire lezioni di italiano migliori: più autentiche e più proficue. Il vero problema è: Come? Come rendere loro accessibili contenuti che spesso sono di difficile comprensione anche per noi italiani? Viviamo infatti in un mondo complesso, pieno di sfaccettature culturali che si trasmettono attraverso la lingua (anche se spesso non ce ne rendiamo conto).

La soluzione, come spesso accade, mi è arrivata proprio da loro. Molti dei miei studenti, infatti, ascoltano (e leggono) quotidianamente Easy Italian News, una risorsa 100% gratuita. Si tratta di un concentrato di notizie il cui contenuto viene semplificato, senza stravolgerne il cuore. Circa ogni due giorni, un team di esperti si occupa di selezionare le notizie più rilevanti del momento, suddividendole nelle categorie tipiche di un quotidiano (Italia, Estero, Sport, Tecnologia…), proprio come avviene nella redazione di un giornale. Cosa c’è di speciale? Che le notizie vengono lette lentamente da una voce italiana, con tanto di trascrizione per una migliore comprensione. Gli studenti possono quindi ascoltare oppure leggere, lavorando su due importanti competenze.

Ma non è finita qui. Avete presente quando avete moltissime lezioni da pianificare, poco tempo e zero idee? Anche in questo caso Easy Italian News può venire in vostro aiuto. Vi basterà iscrivervi alla newsletter per ricevere via email la nuova pubblicazione (senza dover controllare ogni volta se c’è qualche novità) e dire ai vostri studenti di fare lo stesso. Automaticamente, avrete già la lezione pronta: all’ordine del giorno ci sarà proprio la newsletter che entrambi avrete ricevuto. Con gli studenti più avanzati potrete così discutere uno dei temi proposti, con gli studenti principianti potrete lavorare sulla struttura delle frasi presenti nella trascrizione e chiedere loro di provare a pronunciarle correttamente. Niente di più facile (e interessante!)

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Strategie e tattiche per insegnare una lingua straniera a un principiante via Skype

Dicembre 23, 2019 by itxstra

di Barbara Bassi

Non so se abbiate mai provato a insegnare via Skype a un principiante. Se no, vi assicuro che è davvero un’esperienza intensa. Se invece aprite quotidianamente Skype per fare lezione con i vostri studenti, certamente capirete quanto possa essere sfidante approcciarsi a persone di livello A0 o A1 attraverso tale mezzo di insegnamento.

Insegnare una lingua straniera a un principiante via Skype è di fatto un’attività che richiede molte energie. Tanto per cominciare, bisogna far fronte alla ridotta lettura della comunicazione non verbale (per quanto la fotocamera posseduta da ciascuno dei due interlocutori sia buona, essa concederà uno spazio di interazione limitato). Secondo, occorre trovare strumenti di lavoro alternativi, in mancanza di carta e penna, di una lavagna o di giochi educativi da poter fare insieme. Infine, è importante essere il più chiari possibile, perché tra la propria voce e l’orecchio dello studente non ci sono solo pochi centimetri di “aria”, ma con buone probabilità centinaia di chilometri!

La strategia del coinvolgimento

Tra le strategie educative più efficaci, vi è senz’altro quella del coinvolgimento. Cosa significa questo? Che l’obiettivo principale di ogni lezione sarà quello di focalizzare l’attenzione su di un particolare oggetto, facendo dimenticare allo studente tutto il resto. Per superare il blocco iniziale che qualsiasi principiante avrà, infatti, è importante che questi sia coinvolto al 100% e impegnato a risolvere “il problema” che l’insegnante gli avrà posto in un determinato momento. Per vincere la paura dovrà dimenticarsi della sua posizione svantaggiata e dovrà scordarsi persino dell’inglese (o della sua lingua materna) per evitare la tentazione di utilizzarla per comunicare. La strategia del coinvolgimento può prevedere diverse tattiche: vediamone alcune.

Insegnare con le immagini

Trovo molto utile far ruotare una lezione di mezz’ora intorno a una o più immagini. Queste ultime devono essere scelte accuratamente: tanto per cominciare è importante che siano il più possibile neutre (non devono avere connotazioni politiche o dare pretesti per giudicare una certa categoria sociale), inoltre dovrebbero essere il più ricco possibile di elementi da discutere, infine sarebbe meglio se si riferissero a un tema interessante per lo studente.

Un esempio: dopo la prima lezione conoscitiva con una ragazza cino-americana ho scoperto che lei ama molto il design degli interni e la volta successiva le ho quindi proposto fotografie di cucine, salotti e camere da letto arredati in modo originale e con stili diversi.

Come procedere però? Bisogna anzitutto insegnare allo studente come utilizzare bene Skype e come aprire la chat (la dicitura inglese è “Open conversation” e compare quando si passa il cursore sul simbolo bianco della nuvoletta); successivamente si procederà con una serie di domande semplici quali: “Cosa c’è nella fotografia?” o “Cosa vedi nell’immagine?” o ancora “Quante cose rosse ci sono nella foto?”. Lo studente proverà a rispondere, voi potrete scrivergli la risposta corretta nella chat e poi fargliela leggere e ripetere finché non avrà acquisito la formula e sarà in grado di utilizzarla per rispondere alla domanda successiva (e che soddisfazione in quel momento!)

La lettura e il dettato

Forse vi sembrerà noioso e scontato, ma per una persona che non ha mai avuto a che fare con la lingua italiana persino la capacità di leggere e scrivere una parola può diventare una grande conquista. In particolare, durante la prima lezione effettiva, io cerco di “giocare” con i suoni. L’ideale sarebbe inviare prima della lezione un file Word con una serie di immagini associate a parole. Es. ghianda, cielo, pace, colomba, gelato ecc. I suoni come “ci e gi”, “che e ghe”, “ce e ge” sono infatti il primo ostacolo che uno studente A0 deve affrontare. Leggete la parola scandendone bene la sonorità, lasciate che lo studente si concentri sull’ascolto e poi chiedetegli di ripetere. All’inizio sarà facile ma, mano a mano che aggiungerete parole e chiederete a lui/lei di ripeterle da capo, sarà sempre più complicato. Per verificare che lo studente abbia acquisito tali competenze, proponetegli un test ma abbiate la premura di presentarlo in modo ludico, come una sfida. Di fatto si tratterà di un dettato di parole non presenti nella lista, ma che hanno al loro interno i medesimi suoni affrontati precedentemente. Lo studente potrà scriverle direttamente nella chat e poi premere invio.

La chat, un potente strumento per insegnare online

Come avrete intuito, la chat di Skype è uno strumento importantissimo per insegnare una lingua online. Tenetela sempre aperta e invitate lo studente a fare lo stesso fin da subito, se necessario spiegandovi nella lingua veicolare che avete in comune. Utilizzate la chat ogni volta che formulate una domanda complessa (cioè sempre dato che il vostro studente non sa proprio nulla di italiano) e sforzatevi di ripete più volte la frase, prima senza supporto scritto e poi leggendo lentamente quanto digitato. In questo modo lo studente sarà in grado di comprendere meglio come si scrivono i suoni in italiano, potrà essere aiutato nella comprensione del significato di ciò che gli state comunicando e avrà una traccia di quanto fatto a lezione quel giorno. Sì, perché la chat di Skype non scompare una volta che vi sarete congedati e avrete chiuso la chiamata.

Ecco fatto, vi ho mostrato alcune possibili strategie e tattiche che potrete utilizzare con i vostri studenti principianti durante le lezioni online. Tempo fa vi avevamo suggerito altre attività per l’alunno principiante. Naturalmente, si tratta di meri spunti e anzi vi invitiamo a suggerirci altri esercizi che avete testato o che vi piacerebbe provare. Sempre che non siano il vostro segreto professionale, sia chiaro.

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